Inter, Inzaghi prepara la semifinale di ritorno contro il Barcellona cambiando dieci giocatori per la sfida di campionato contro il Verona.
L’Inter si avvicina alla fase decisiva della stagione con due obiettivi chiari: mantenere viva la corsa scudetto e conquistare la finale di Champions League. Dopo il combattuto 3-3 dell’andata contro il Barcellona, i nerazzurri si preparano ad affrontare l’Hellas Verona nella 35ª giornata di Serie A, con la consapevolezza che ogni punto in campionato può fare la differenza.

Un calendario serrato tra campionato e Champions League
La sfida di questa sera a San Siro arriva in un momento cruciale: il Napoli, diretto concorrente per il titolo, giocherà poche ore prima contro il Lecce, e il risultato potrebbe accorciare o allungare le distanze in classifica. L’Inter, però, deve già guardare oltre: martedì sera li attende il ritorno delle semifinali europee, un appuntamento che vale una stagione.
Con quattro giornate alla fine e la Champions nel mirino, Simone Inzaghi si trova di fronte a una scelta complessa: rischiare i titolari per non perdere terreno in campionato, o preservare le energie in vista della battaglia decisiva contro i blaugrana?
Una formazione rivoluzionata per un’occasione unica
La risposta di Inzaghi non lascia spazio a dubbi: priorità assoluta alla Champions. Ecco perché, contro il Verona, l’Inter scenderà in campo con una formazione quasi completamente rivoluzionata. Solo Yann Bisseck, tra i protagonisti di Barcellona, verrà confermato nell’undici titolare. Per il resto, spazio a ben dieci volti nuovi, in un turnover necessario ma rischioso.
In porta ci sarà Martinez, con Bisseck affiancato da de Vrij e Carlos Augusto in difesa. A centrocampo agiranno Darmian, Frattesi, Asllani, Zielinski e Zalewski, mentre in attacco toccherà ad Arnautovic e Correa guidare l’offensiva. Fuori per infortunio sia Lautaro Martinez che Pavard, mentre Calhanoglu è squalificato.
La scelta di Inzaghi è chiara: puntare tutto sul match di martedì, trattando la sfida con il Verona quasi come un passaggio obbligato. Una mossa coraggiosa, che potrebbe pesare sul campionato, ma che dimostra quanto l’Inter creda nel sogno europeo. Solo il campo dirà se questa strategia avrà portato i suoi frutti.